Tuesday, July 15, 2008

Invecchiamento rotabili: metodo 2

Presented by: Marco Trespidi
Text and photos: Mario Vason e Marco Trespidi

Materiale per invecchiare:
1) Vernici acriliche nei colori:
- Grigio chiaro
- Nero opaco (Flat Black)
- Bianco opaco (Flat White)
- Trasparente lucido (Clear)
- Trasparente opaco (Matt)
2) Vernici ad olio nei colori più simili al colore finale del carro:
- Per carri in tonalità arancio: Nero-Bruno (Bruno Van Dyck)
- Per carri in tonalità grigia: Grigio quasi nero
- Per carri in tonalità verde: Verde molto scuro
- Per carri in tonalità azzurra: Blu molto scuro
- Per carri in tonalità marrone: Nero-Bruno (Bruno Van Dyck)
3) Pastelli CarbOthello (http://atsf-route66.blogspot.com/2008/04/invecchiamento-con-i-pastelli.html) nei colori marrone, ocra, nero, bianco, terra di Siena, ecc. identificati dalle sigle:
- 1400/100
- 1400/610
- 1400/615
- 1400/620
- 1400/625
- 1400/635
- 1400/655
- 1400/685
- 1400/750
4) Alcool isopropilico;
5) Acquaragia (White Spirit);
6) Pennello morbido n. 0 (o più fine), possibilmente di pelo di martora e di qualità;
7) Tamponcino a setole dure per decoupage;
8) Cotton fioc;
9) Vernici Buff e Deck Tan per invecchiamento ad aerografo.

Materiale generico:
1) Guanti in latice;
2) Vaschetta per miscelazione vernici;
3) Stracci e carta per pulire;
4) Acqua distillata;
5) Aeropenna con compressore;
6) Maschera antigas con filtri efficenti per le vernici ed i solventi utilizzati.


Infine, sebbene non strettamente necessarie, ma altamente consigliate, foto di prototipi reali da utilizzare come “ispirazione”.
Ulteriori informazioni si possono trovare ai seguenti indirizzi:
http://www.modeltrainsweathered.com/
http://cooviscarworks.com/coovis-car-works/
http://www.mellowmike.com/

Queste tecniche ben si adattano ai carri “undecorated”, cioè non ancora dipinti. In America è facile trovare numerosi rotabili senza livrea, anche già assemblati, persino locomotive! Comunque, disponendo delle decals adatte, nessuno vieta di ridipingere un vecchio carro, magari in una nuova livrea freelance. L’invecchiamento con i pastelli può essere, invece, eseguito anche su rotabili già verniciati.

N.B.: si ricorda che, dato l’uso di sostanze volatili tossiche, è raccomandabile eseguire il lavoro in un locale ben areato, possibilmente all’aperto.

Il carro sottoposto al trattamento è un boxcar, in scala N, che probabilmente sarà operativo sul nascente layout di Marco, il Third District-Route 66 della Atchinson, Topeka & Santa Fe Railway (http://atsf-route66.blogspot.com/).

Fase 1
Dopo aver proceduto allo smontaggio del carro e ad uno sgrassaggio delle superfici plastiche mediante una passata a pennello di acqua e detergente per piatti, la prima fase prevede la primerizzazione del modello con una mano di acrilico grigio chiaro molto diluito.
Successivamente si esegue l’ombreggiatura di tutte le zone in rilievo: centine, chiodature, scalette, spigoli, ecc.
Il colore da utilizzare è il nero opaco, diluito secondo il rapporto 6 parti diluente, 4 parti di vernice, e spruzzato ad aerografo a bassa pressione (inferiore ad 1 bar). Non occorre essere troppo precisi, in quanto poi, nelle fasi successive, buona parte delle linee saranno ricoperte dal colore scelto per il carro.



Fase 2
Dopo la fase di annerimento si procede con la colorazione del carro, utilizzando il colore desiderato (nel nostro caso un marrone chiaro Tamiya), spruzzato ad aerografo. Si eseguono numerose passate leggere di colore molto diluito sino a quando le strisce nere si notano appena. Questa tecnica di colorazione ha lo scopo di enfatizzare i volumi del modello.

Fase 3
Per aumentare l’effetto di colore “slavato” dagli agenti atmosferici, si applica una mano di colore del carro schiarito con qualche goccia di vernice bianca (introno al 20-30% del colore di base), spruzzandola solo sui pannelli tra le varie centine, come indicato dalle frecce rosse. Al termine della colorazione, inizia il lavoro di invecchiamento e per preparare il carro alle lavorazioni successive si applica una mano leggera di trasparente lucido.

Fase 4
Per mettere in risalto i dettagli più minuti, si procede con un lavaggio selettivo usando i colori ad olio, che ben scorrono sul trasparente lucido. Per il colore del carro scelto si è utilizzato un Bruno Van Dyck, diluito con acquaragia (rapporto 10 parti di acquaragia, 1 parte di Bruno Van Dyck). Con il pennello morbido fine si esegue il lavaggio selettivo solo negli interstizi, le grate, ecc. Dopo una breve asciugatura (circa 10 minuti), si utilizza un cotton fioc asciutto (o leggermente inumidito con white spirit) per eliminare gli eccessi di prodotto (l’olio deve formare solo una sottile linea scura a demarcare/disegnare il contorno di tutti i particolari in rilevo del rotabile). Quindi si lascia asciugare per circa 72 ore (eh sì, i colori ad olio ci impiegano parecchio) e successivamente si sigilla con una mano di trasparente opaco.

Nell’immagine seguente è proposto il confronto tra due carri senza ombreggiatura/lavaggio (a sinistra) e con ombreggiatura/lavaggio: nel secondo caso i volumi sono bene evidenziati, rendendo maggiore il senso di profondità dei dettagli in rilievo, mentre nel primo caso la parete risulta un po’ piatta.


Fase 5
Per creare piccole colature di ruggine, o macchie dovute a sporco e ossidazione, si utilizzano i pastelli CarbOthello, prodotti da Stabilo. Sulla base opaca (quindi ruvida) si prende un pastello chiaro (giallo, ocra, Siena naturale, ecc.) e si crea una piccola macchia, ad esempio su un pannello del carro. Con il tamponcino a setole dure si “tira” il tratto verso il basso, simulando la colatura. Si ripete l’operazione con le tonalità più scure e su aree più ridotte, fino al raggiungimento del grado di sporcatura desiderato. Eventuali errori possono facilmente essere corretti cancellando con un cotton fioc imbevuto di acqua distillata.
Al termine conviene fissare il tutto con una mano di trasparente opaco, spruzzata ad aerografo.
Nelle foto seguenti, l’applicazione delle macchie è stata eseguita su un carro simile al precedente, ma verniciato in verde chiaro, per meglio apprezzare le sfumature.


Fase 6
Per aumentare la profondità delle parti in rilievo, infine, si può passare un pennello a secco con vernice bianca sui rilievi.

Fase 7
Il boxcar ha anche una passerella sul tetto, una griglia in metallo. Per simulare il color metallo, essa è stata interamente verniciata in nero opaco e poi, una volta asciutto il colore, con un pennellino piatto morbido e color grigio metallo (ad. esempio Tamiya Silver XF16) sono state lumeggiate le griglie, con la tecnica del drybrush. Infine, per smorzare la lucentezza del metallo, è stato fatto un lavaggio con nero acrilico molto diluito.

Invecchiamento rotabili: metodo 1

Presented by: Denny Turani
Text and photos: Mario Vason

Materiale per invecchiare:

1)Vernici acriliche (Gouache) nei colori:
- Terra di Siena naturale (Raw Sienna)
- Terra di Siena bruciata (Burnt Sienna)
- Ombra bruciata (Burnt Umber)
- Sepia
- Nero intenso (Black Intenso)
2) Trasparente opaco (Matt Medium);
3) Alcool isopropilico e denaturato;
4) Pennello morbido piatto (per lavaggi);
5) Pennello morbido n.0 (o più fine), possibilmente di pelo di martora;
6) Spugnetta in schiuma ad alta densità;
7) Sfumino per découpage;
8) Vernici Buff e Deck Tan per invecchiamento ad aerografo.

Materiale generico:

1) Guanti in latice;
2) Vaschetta per miscelazione vernici;
3) Stracci e carta per pulire i pennelli;
4) Acqua distillata;
5) Aeropenna con compressore;
6) Maschera antigas con filtri efficenti per le vernici ed i solventi utilizzati.

Infine, sebbene non strettamente necessarie, ma altamente consigliate, foto di prototipi reali da utilizzare come “ispirazione”.


Ecco i partecipanti al Fremo-Weathering Day, in quel di Oleggio. Da sinistra in senso orario: Marco Trespidi, Denny Turani, Sergio Pauluzzi, Antonio Rosano, Franco Piccardo, Marco da Genova (mi perdonerà, ma non conosco il cognome) non inquadrato, e Mario Vason, che ha scattato la foto.
N.B.: si ricorda che, dato l’uso di sostanze volatili tossiche, è raccomandabile eseguire il lavoro in un locale ben areato, possibilmente all’aperto.

Il carro sottoposto al trattamento è un covered hopper CNW, in scala N, che presto sarà operativo sul nascente layout di Denny, la Southern Pacific Coast Line (http://www.sp-coastline.com/).

Fase 1

Prima di iniziare l’invecchiamento vero e proprio, occorre preparare le superfici del carro da sporcare. Un metodo è di immergere il carro, una volta tolti i carrelli, i ganci, ecc., nell’alcool denaturato per circa 15 minuti.

Fase 2

Dopo l’opacizzazione, si esegue un lavaggio con colore Sepia altamente diluito nell’alcool isopropilico (rapporto 10 parti di alcool, 1 parte di Sepia). Il lavaggio va eseguito con un pennello morbido piatto fino al raggiungimento del grado di sporcatura desiderato. Quindi si lascia ad asciugare.


Fase 3
Con un pennello a punta fine, si procede all’applicazione dei punti di ruggine, delle macchie, delle ossidazioni.
La tecnica prevede di applicare pochi piccoli punti di ruggine e poi, prima che si asciughi, “tirare” la vernice verso il basso del carro (in verticale) con gli sfumini, simulando così una colatura.
Per simulare perfettamente l’alone che si crea nell’intorno della superficie corrosa, occorre applicare i colori dal più chiaro al più scuro. Nell’esempio proposto sono stati utilizzati in successione:
- Siena naturale, poi “tirato” con lo sfumino;
- Siena bruciata, poi “tirato” con lo sfumino;
- Sepia, non sfumato, lasciato solo come puntino.
Qualora si volessero creare superfici più ampie, la vernice va applicata un po’ più abbondante e poi “spalmata” con una spugnetta, quindi nuovamente sfumata con gli sfumini. Si consiglia l’applicazione di colori come Siena bruciata per simulare la ruggine o Sepia per simulare macchie o ossidazioni. Queste macchie, lavorate con la spugnetta, si notano maggiormente su carri di colore chiaro (grigio, azzurro, beige, bianco, ecc.), in quanto sui carri color rosso vagone esse si… confondono con il colore stesso, perciò occorre scurirle un po’ di più.
Fase 4
Per riprodurre le zone più rovinate dal tempo, si passa del colore Sepia con la tecnica del “drybrush” su centine, chiodature, scalette, ecc.

Fase 5
Per evidenziare lo sporco negli interstizi, si passa il pennello fine con colore diluito sopra alle giunture dei pannelli.
Fase 6
L’invecchiamento dei carrelli segue una tecnica leggermente differente: dapprima si rende la superficie un po’ meno lucida, ad esempio dando una mano leggera di matt medium (trasparente opaco), quindi, dopo l’asciugatura, si effettua un lavaggio di base con colori Siena naturale e Sepia, diluiti in rapporto 10 parti di alcool isopropilico, 2 parti di Siena naturale e 1 parte di Sepia. Il colore si spande con un pennello fine, fino al raggiungimento del grado di sporcatura desiderato. Successivamente, dopo asciugatura, si procede con un lavaggio di Siena bruciata nel solito rapporto 10:1, ma non uniformemente su tutti i carrelli, bensì a spot, insistendo su molle e ceppi dei freni. Per correggere eventuali eccessi, si può riutilizzare un lavaggio di alcool e Sepia.
Fase 7
Per sporcare adeguatamente il tetto del carro, dapprima si effettua il lavaggio come indicato in Fase 2, quindi con la spugnetta si stende il colore Siena naturale e si spande per bene, quindi si prosegue allo stesso modo con il Siena bruciata ed infine, per gli ultimi ritocchi, si fa uso del Sepia. Un consiglio: eventuali striature dovute a colature di ruggine o grassi devono essere eseguite trasversalmente al carro, cioè devono seguire la naturale pendenza del tetto; sarebbe infatti irreale vedere delle colature che procedono orizzontalmente!


Fase 8
Infine, per donare ai nostri carri quell’aspetto di “uso intenso” sulla rete ferroviaria, si passa una mano di colore Siena Bruciata o Buff o Deck Tan (secondo l’ambientazione) spruzzata ad aerografo sulla parte inferiore della fiancata, simulante la polvere catturata durante gli spostamenti o quella dei freni consumati (Ferodo). La diluizione consigliata è 7 parti di alcool isopropilico e 3 parti di colore.