Monday, April 16, 2007

Blue Point Turnout Controller (seconda parte)

Articolo ed immagini di Marco Trespidi

Installazione del dispositivo

L’installazione del Blue Point è agevole e non richiede particolari tarature; per la messa in opera del dispositivo sono necessarie solo alcune semplici operazioni preliminari.
In primo luogo va collocato il filo d’acciaio nella propria sede, ciò si ottiene piegando ad “L” una delle due estremità del tondino (ad una distanza di circa 1/1,5 cm dal suo capo) e posizionando il filo come da immagine …


… il filo viene poi fermato nella sua sede praticando una seconda piegatura in prossimità dell’asola presente sulla leva verticale.



Altra operazione preliminare è quella di praticare un foro nel piano di sostengo dei binari - in prossimità della trirante degli scambi - di dimensioni abbastanza generose da evitare che il piano possa rappresentare un intralcio al movimento del filo.
Da ultimo, si elimina la molla fermascambio del deviatoio, in modo tale che gli aghi possano muoversi nella loro sede liberamente e senza opporre alcuna resistenza al dispositivo.



Per l’installazione vera e propria ho seguito questa procedura.
Con l’aiuto di una squadra metallica ho riportato, in prossimità del foro del piano di appoggio, una linea prefettamente parallela al tirante degli scambi.




Con del nastro adesivo di carta ho fissato temporaneamente gli aghi dello scambio in posizione mediana




Anche l'asta verticale di comando viene fissata in posizione intermedia rispetto alla sua corsa ed il dispositivo di regolazione della tensione a ridosso della base del Blue Point




Per installare correttamente il Blue Point è sufficiente allineare la base del dispositivo alla riga di riferimento tracciata in precendenza e, contemporaneamente, posizionare il dispositivo stesso in modo tale che il flio di acciaio cada esattamente al centro del foro praticato nel piano di sostegno. Se il foro nel piano è eseguito con precisione il tondino dovrebbe a questo punto penetrare, senza problemi, il piccolo foro presente sul tirante dello scambio. In altri termini, il Blue Point è nella posizione corretta quanto il filo d'acciaio posizionato in verticale non presenta flessioni in alcuna delle direzioni e non tocca i bordi del foro.


Segnata la corretta posizione con una matita, ho fissato il Blue Point al piano con quattro viti da 2,9x13 mm e rondelle da 3,2 mm.



Le viti si posizionano nelle quattro gole presenti sulla base del Blue Point. Usando l’accortezza di fissare la vite in posizione intermedia rispetto alla gola si ha la possibilità di effettuare una regolazione fine del dispositivo durante il suo fissaggio al piano di sostegno (si veda la posizione degli inviti nella foto).


Segue…

5 comments:

Franco Piccardo said...

Marco,
veramente un'ottimo articolo passo-passo, bravo!
Sono molto curioso di testare comodità ed affidabilità dei BPTC.
Non è per niente da sottovalutare il vantaggio estetico di poter levare l'alloggiamento della molla di ritenuta degli scambi Peco, che riproduce il meccanismo Sykes mai adottato sul continente, e che finora abbiamo digerito per amore di buon funzionamento. Un bel passo avanti, secondo me.

Marc.one said...

Ciao Franco,
prima di completare l'articolo devo ancora applicare sulle fasce dei moduli le guide di ottone e realizzare le relative foto, ma questo riguarda solo l'installazione dei tiretti che è una parte marginale del filetto.
Il vantaggio estetico c'è e per incrementarlo bisogerebbe eliminare con un cutter alcune parti di plastica che supportano il fermo della molla.
Il vantaggio maggiore del BPTC a mio avviso resta comunque la facilità di installazione.
A presto.

Anonymous said...

Complimenti Marco per la tua voglia di sperimentare. Mi sembra che un altro vantaggio di questo "sarchiapone" sia di riunire un controllo manuale dello scambio con la possibilità di polarizzare il cuore senza dover utilizzare altri dispositivi.
Anch'io come Pik sono ansioso di vederlo in azione.
Trenar2004

Marc.one said...
This comment has been removed by the author.
Marc.one said...

Ciao Antonio,
ad Oleggio avremo modo di testare a fondo l'affidabilità del "sarchia", anche se il suo livello costruttivo lascia ben sperare.
Anche l'assenza di dispositivi esterni di polarizzazione - da te evidenziata - dovrebbe a mio parere deporre a favore della costanza delle prestazioni nel tempo.
- 32 ad Oleggio?

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