Wednesday, March 28, 2007

Blue Point Turnout Controller (prima parte)

Articolo ed immagini di Marco Trespidi

Breve descrizione del dispositivo

Blue Point Turnout Controller è un comando per deviatoio di recente introduzione sul mercato, fabbricato dalla azienda statunitense New Rail Models.
Il principio di funzionamento è analogo ad altre realizzazioni industriali, come il noto sistema Tortoise della Circuitron, od amatoriali, come quella presentata nel sito Fremiano AmericaN : un braccio comanda il movimento del tirante dello scambio sfruttando le doti di flessibilità di un filo di acciaio armonico.
Il Blue Point, a differenza del sistema Tortoise, non controlla il movimento tramite un motore elettrico ma attraverso un leveraggio integralmente manuale, ossia con modalità molto familiari in ambito Fremo.
Al dispositivo è accoppiato un doppio deviatore che consente una agevole polarizzazione del cuore degli scambi e/o il controllo di altri dispositivi elettrici.



Il corpo del Blue Point è realizzato tramite l’accoppiamento - a mezzo colla e viti - di due gusci di plastica molto ben stampata ed ha la funzione di contenere/sostenere sia i leveraggi, sia il deviatore.
Il principio di funzionamento è semplice: l’asta - anch’essa in materiale plastico - che attraversa il corpo del Blue Point (quella in posizione orizzontale nella foto) è munita di occhielli, uno per lato, da collegarsi al tiretto e funziona in push-pull, il movimento viene trasmesso ad un'altra leva posta in verticale e da questa al filo di acciaio armonico che andrà posizionato in modo analogo alla leva di comando un quasiasi motore elettrico sottoplancia (ad es. Peco PL 10).
Il movimento dell'asta orizzontale comanda anche la leva del deviatore; quest'ultima ha il duplice compito di stabilire sia il contatto elettrico tra il cuore dello scambio e la rotaia, sia di mantenere il filo di acciaio in posizione di fine corsa.


Il dispositivo è, altresì, munito di un sistema, semplice ma efficace, di regolazione (mutuato dal comando Tortoise) che consente di variare gradualmente la forza applicata agli aghi dello scambio variando la tensione del filo di acciaio.
In questa immagine un dettaglio del deviatore, subito sotto alla leva verticale il dipositivo di controllo della tensione.

Il Blue Point ha un costo variabile da un minimo di 8 Dollari (per confezioni da 10 pezzi) ad un massimo di 10 Dollari (qualora si acquisti un singolo pezzo).

Segue...

Thursday, March 15, 2007

Vigneti Cervara sul Poggio

"Vigneti Cervara sul Poggio" è un modulo a norme FREMO Italia N costruito da Mario Vason. Geometricamente è un settore circolare di 45° con un tratto di binario in curva (R900 mm circa) rappresentante un vigneto posto su una collina della Pianura Padana.
Di seguito alcune foto del modulo completo e qualche dettaglio della campagna circostante.










Wednesday, March 14, 2007

Cascina Barzaniga Vecchia

"Cascina Barzaniga Vecchia" è un modulo a norme FREMO Italia N costruito da Mario Vason. Geometricamente è un settore circolare di 45° con un tratto di binario in curva (R900 mm circa) rappresentante una cascina diroccata ed abbandonata in mezzo alla Pianura Padana.
Breve descrizione delle tecniche utilizzate per la realizzazione del modulo:
- fondo del terreno verniciato con colore marrone;
- spargimento di “coarse turf” per simulare l’erba incolta;
- aggiunta di rovi e fiori (prodotti Heki);
- piantaggio di svariati alberi realizzati con teloxis aristata e fiocchi di vari colori;
- una volta asciugata bene bene la colla, il tutto è stato “spolverato" con terre da decoro, per dare un’impressione “polverosa” al paesaggio e togliere i riflessi lucidi dati dalla colla.
Per la cascina diroccata si è proceduto così:
- preparazione dei mattocini in gesso, ritagliati da uno strato di gesso spesso 1,5 mm;
- incollaggio dei suddetti mattoncini, uno ad uno, sovrapponendoli in modo da lasciare le varie aperture (porte, finestre) e simulare il crollo dei muri;
- verniciatura dei mattoni eseguita a pennello con colori acrilici (rosso ossido, rosso tegola); poi con la tecnica del pennello a secco, i mattoni sono stati “lumeggiati” con colore marrone scuro;
- costruzione delle travi di sostegno del tetto con listelli di balsa tagliati con il cutter e verniciati di colore marrone scuro;
- tegole “casalinghe" ricavate da pezzetti di carta di dimensioni adeguate ed incurvate su un tondino di diametro 0.5 mm;
- una volta posato il tutto, anche qui si è proceduto ad un adeguato invecchiamento con le polveri;
- infine, per rendere meglio l’idea di abbandono del posto, è stata incollata molta vegetazione all’interno ed all’esterno della cascina, persino qualche rampicante sui muri!
Di seguito alcune foto del modulo completo e qualche dettaglio della cascina.







Friday, March 9, 2007

Applichiamo i MT ad una loco



Siete interessati a vedere come Mario ed io abbiamo fatto ad applicare i ganci Micro-trains alla cavia Ld40.04?




OK, mò che ho capito come Ω€®ƒ∞™æ¨∆∫∫˜√∫æ si fa a loggare in google, ripartiamo dall'inizio: questa è la Ld40.04, ancora con i ganci rapido (ed il vecchio vestitino verde)




Per prima cosa, si smontano i carrelli, si leva il gancio Rapido+molla+coperchietto metallico, e poi si taglia via il resto della scatola del gancio, come in foto.


Poi, rimontati i carrelli, con l'aiuto della dima MT si verifica quanto materiale c'è da levare ancora per far posto al lato superiore della scatoletta del gancio MT (nel nostro caso circa 1 mm)


Prima di mettersi a limare/fresare, si avvolge per bene motore e scatole ingranaggi, in modo che non siano raggiunti dal materiale di limatura


Tutto pronto? Bene! Con dremel e mola si scava via il materiale per creare uno scasso sufficiente ad allogare il gancio MT, per controllo si rimontano temporaneamente i carrelli e si fa di nuovo una comparazione con la dima



Se tutto è a posto, si incolla il gancio usando poca colla bicomponente, messa possibilmente solo sui lati, per non rischiare che penetri il gancio e lo blocchi


Fatto ciò per entrambe le testate, si rimontano finalmente anche la cassa e tutti i fronzoli (respingenti, panconi, etc.)
Finito!

Thursday, March 1, 2007

Costruzione di un modulo passo a passo - parte 1

Articolo e foto di Marco Trespidi.

Non avendo particolari esperienze nella costruzione di plastici ho deciso di realizzare un semplice modulo di piena linea da circa 80 cm non molto elaborato da un punto di vista paesaggistico.
Pensavo di realizzare qualche roccia bassa ed una strada con pl od in alternativa roccia ed una piccola casa diroccata in pietra (autocostruita secondo le indicazioni riportate in un sito tedesco), vegetazione e poco altro.


Con pochi euro (ma parecchia fatica nel rintracciare un bravo falegname) mi sono procurato materiale per costuire tre moduli da 80 cm.

Un rapido controllo dei pezzi

La traversa è di dimensioni (quasi) esatte

Ecco tutto l'occorrente per realizzare la struttura (gambe escluse)


Per incrementare la rigidità della struttura ho deciso di utilizzare colla e viti per la giunzione delle varie parti.
Prima dell'incollaggio ho, quindi realizzato degli inviti con trapano a colonna e punta da 2mm ed uno svaso per la testa della vite con punta da 8.

Viti e punte impiegate

Ecco la testata pronta

Altra immagine della testata


Ora la colla

Ho usato morsetti a 90° per posizionare correttamente i pezzi da incollare

Quando testata e spalla sono perfettamente in squadra completo l'invito con il trapano

Infine avvito

Con lo stesso metodo ho fissato la traversa

In evidenza la base della massicciata, un listello piallato da 15x40

Ho poi stuccato tutti i fori delle viti e le giunzioni in vista dei vari pezzi

La struttura è completa

I lavori sono proseguiti con la stuccatura degli spigoli del modulo per eliminare ogni traccia visibile della giunzione tra testata e spalle
Ho utilizzato questo stucco, difficile da spalmare e carteggiare ma che promette di "non ritrirarsi"


segue...

Costruzione di un modulo passo a passo - parte 2

Ho subito tentato di posizionare la rete metallica ma il risutato non mi soddifaceva per la parte del rilevato. Ho, quindi deciso di costruire il rilevato in polistirolo ad alta densità ed il resto del terreno con rete metallica.
Il supporto per il polistitolo è stato realizzato utilizzando listelli da 6x20 ancorati alla struttura.

Il passo successivo è stato quello di tagliare strisce da 80 cm da un foglio di polistitolo spesso 1 cm. Questo è il dettaglio di un listello in cui si nota uno spigolo smussato (per favorire l'ancoraggio alla struttura) e lo scasso in prossimità della traversa.



I listelli in polistitolo sono stati, poi, incollati alla struttura in questo modo


Altra immagine del lavoro finito


Successivamente ho posato la rete. Una prima prova con un spezzone ancora da rifilare:


Per fissare la rete alla base ho utilizzato una pistola in versione mini con colla a caldo.


Utilizzando piccoli quantitativi di colla i punti di giuzione non si notano una volta ricoperta la rete con cartapesta.


I due lati fissati.


Infine ho ricoperto la rete utilizzando questo tipo di carta (più resistente e spessa della normale carta da cucina)



Prova di posa


Per incollare la carta ho sciolto gesso scagliola in acqua ed aggiunto colla vinilica (circa il 20% del volume d'acqua)



Ho, quindi, imbevuto i fogli di carta nel liquido e subito dopo li ho stesi sulla rete posizionandoli e modellandoli con le mani. Non ho immagini di questa fase di lavorazione perchè le mani erano imbrattate di "liquame" ed ero solo in casa. Questa è comunque l'immagine del lavoro finito.