Tuesday, June 12, 2007

Blue Point Turnout Controller (quarta ed ultima parte)

Articolo ed immagini di Marco Trespidi

In breve, pro e contro
Concludo l'articolo, riportando un breve riassunto dei pregi e difetti del dispositivo.
Peraltro nei prossimi giorni i moduli su cui ho installato i Blue Point saranno impiegati in un meeting Fremo-Italia N della durata di un intero giorno.
Se dovessero emergere problemi o malfunzionamenti non esiterò a sergalarli.
PRO
- Facilità di installazione: nel momento in cui il cavo di acciaio cade in verticale nel foro del tirante l'installazione meccanica del dispositivo è quasi terminata;
- Costruzione ed affidabilità: il livello costruttivo del Blue Point è degno di nota è, quindi, probabile che l'affidabilità risulti elevata. Ho testato elettricamente i dieci pezzi acquistati in USA ed i contatti di un solo deviatore presentavano una resistenza leggermente sopra allo zero (risolta con un goccio di disossidante spray);
- Gradevolezza "al tatto": i giochi meccanici del dispositivo non sono eccessivi, lo scatto è secco e perentorio, in altri termini l'impiego del Blue Point, a parere di chi scrive, è una vera goduria;
- Compatibilità: il dispisitivo di regolazione della tensione permette anche di adattare il Blue Point alla differente escursione del tirante di scambi di scale diverse; sul sito New Rail Models assicurano una compatibilità con deviatoi dalla scala N alla O;
- Prezzo: dai 7 ai 12 Euro al pezzo (a seconda delle quantità acquistate e da cosa succede al vostro pacco quando giunge in dogana) è adeguato al livello costruttivo del dispositivo e più contenuto in relazione al costo della quasi totalità degli analoghi dispositivi elettrici.
CONTRO
- Dimensioni: abbastanza generose, di cui bisogna tenere conto in sede di installazione (lunghezza 3,2 cm, profondità 3,5 cm, altezza 6 cm);
- Affidabilità: ancora da verificare;
- Prezzo: è sensibilmente più elevato rispetto a soluzioni home-made.

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